Le Comandate

Ultima modifica 29 marzo 2021

Nella Cerreto Guidi del XVI secolo l’economia agricola era prevalente, ma nel borgo non mancavano botteghe di artigiani e commercianti, il cui lavoro era controllato dalle “Arti” di Firenze. Nel 1561 a Cerreto Guidi risultavano iscritti due muratori, due fabbri, un legnaiolo e quattordici tessitori.

Essendo un piccolo borgo, non era presente un numero sufficiente di uomini tale da poter svolgere opere di carattere pubblico. La maggior parte delle grandi opere, quindi, seguiva un sistema di reclutamento di lavoratori sul posto detto le “comandate”.

Le comandate erano prestazioni ordinate dalle autorità dello Stato fiorentino agli abitanti, retribuite con una paga spesso irrisoria, per la realizzazione di un progetto, di un’opera pubblica o di un servizio qualsiasi.

Per Cerreto Guidi questo sistema fu fondamentale per la realizzazione della Villa medicea.

I datori di lavoro dell’epoca facevano richiesta di manodopera ai Vicari e ai Podestà. I lavoratori venivano estratti a sorte da un elenco che comprendeva tutti gli uomini reclutabili dai 16 a 60 anni. Oltre agli uomini potevano essere “comandati” anche gli animali, chiamati a trasportare i materiali da costruzione (rena, ghiaia, mattoni,..). La durata delle prestazioni era stabilita dai magistrati. Erano imposte pene severe a qualsiasi tipo di insubordinazione (pecuniarie, frusta o addirittura il carcere) e i disubbidienti, dopo aver scontato la pena, erano tenuti a prestare nuovamente la loro opera gratis.

Le autorità potevano richiedere anche abitanti di città vicine. I contadini venivano principalmente utilizzati in opere di bonifica, scavi di fosse e per lavorare nelle vigne e negli uliveti. Muratori, scalpellini, “segatori”, “ispianatori” e in generale lavoratori più specializzati erano invece richiesti per costruzioni di mura, fortificazioni e altre opere edili.

Il sistema delle comandate da un lato rifletteva il livello di organizzazione sul territorio che aveva consentito la realizzazione di grandi opere anche in realtà piccole e lontane da Firenze, ma dall’altro nascondeva un sistema di lavoro coatto. Inoltre è facile comprendere quanto questo sistema fosse gravoso per la popolazione e in particolare per i contadini: le comandate svolte nella stagione estiva sottraevano braccia e animali ai lavori agricoli, quando più erano necessari, e le comandate nella stagione invernale erano disastrose e facevano ammalare uomini e animali.


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